Il 13 ottobre 2014, la proposta di legge per migliorare la qualità dell'inclusione scolastica degli studenti e delle studentesse con disabilità e con altri bisogni educativi speciali è stata affidata alla VII Commissione della Camera. In questa news, esporremo gli obiettivi dalla proposta di legge - elaborata grazie alla collaborazione di FISH e FAND - che ha lo scopo di aumentare la qualità dell'inclusione scolastica in Italia.
La proposta di Legge n. 2444 «Norme per migliorare la qualità dell'inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con altri bisogni educativi speciale» [link a sito esterno], è stata ufficialmente inserita negli atti della Camera e affidata alla IV Commissione Cultura, il 13 ottobre 2014.
La proposta di Legge ha l'obiettivo di migliorare la qualità dell'inclusione scolastica, andando ad integrare la Legge n. 104 del 5 febbraio 1992 [link a sito esterno]: essa ha rappresentato indubbiamente il punto di riferimento fondamentale per l'integrazione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità, ma necessita, ad oggi, di un'integrazione a fronte delle numerose normative internazionali e nazionali che hanno contribuito a modificare la definizione di disabilità e di funzionamento, a partire dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata nel nostro Paese con la Legge n. 18 del 3 marzo 2009 [link a sito esterno].
Le due principali Federazioni di Associazioni di persone con disabilità, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili) hanno lavorato per due anni alla realizzazione di un documento che potesse incidere nel miglioramento della qualità dell'inclusione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità. A seguito del Decreto del Presidente della Repubblica del 4 ottobre 2013 [link a sito esterno], che ha portato all'adozione del «Programma d'Azione italiano per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità», le due Federazioni si sono concentrate sul documento per il miglioramento della qualità dell'inclusione scolastica, fiduciosi in un'approvazione unanime da parte delle Camere, evento che si è già verificato, nel corso del tempo, per tutte le leggi maggiormente rilevanti per i diritti delle persone con disabilità.
Il Presidente della FISH Vincenzo Falabella ha ammesso che l'aspettativa più alta delle Associazioni delle persone con disabilità è che il testo venga adottato direttamente dal Governo, così da "velocizzare" l'iter di approvazione della proposta. La stessa proposta era stata presentata pubblicamente da Falabella nel settembre di questo anno, durante la Festa dell'Unità ad Orvieto, come si apprende dall'articolo «Inclusione: la Proposta di Legge prosegue» [link a sito esterno] pubblicato su Superando.it.
Gli obiettivi della proposta di legge
La proposta di Legge, come già detto, ha lo scopo finale di migliorare la qualità dell'inclusione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità e con altri bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dalla Convenzione ONU.
Nell'articolo 1 della proposta di Legge n. 2444/2014 - che definisce gli scopi - si propone che, per l'anno scolastico 2014/2015, vengano realizzati i seguenti interventi:
- venga data adeguata e tempestiva predisposizione delle certificazioni e della documentazione da parte delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) e degli Enti predisposti;
- venga realizzata la presa in carico dello studente o della studentessa con disabilità da parte degli insegnanti curricolari, attraverso una partecipazione corresponsabile nella predisposizione, attuazione e verifica del Piano Educativo Individualizzato (PEI) e del piano di studi personalizzato, secondo quanto stabilito dall'articolo 14 della Legge n. 328 del 8 novembre 2000 [link a sito esterno], secondo i criteri della Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute (ICF);
- venga prevista una formazione obbligatoria iniziale e in itinere sia per i dirigenti che per i docenti, sugli aspetti pedagogico-didattici e organizzativi dell'inclusione scolastica;
- venga prevista una formazione obbligatoria in servizio per il personale amministrativo tecnico ed ausiliario (ATA) sulle competenze specifiche, sull'assistenza di base e sugli aspetti organizzativi, educativo-relazionali;
- si realizzi una collaborazione fra le scuole e gli Enti locali, le ASL, le famiglie e degli esperti che queste indicano, all'interno dei gruppi di lavoro e di studio per la formulazione, realizzazione e verifica congiunta del Piano Educativo Individualizzato (PEI), come il Gruppo di Lavoro sull'Handicap (GLH);
- l'obbligo ad indicare nel Piano dell'Offerta Formativa (POF) di ogni scuola, i criteri e le strategie di accoglienza e di realizzazione del diritto alla studio degli alunni e delle alunne con disabilità;
- il ricorso all'accomodamento ragionevole, secondo quanto previsto dalla Convenzione ONU;
- istituzione di ruoli per il sostegno didattico;
- garanzia dell'istruzione domiciliare;
- la garanzia della somministrazione dei farmaci durante l'orario scolastico;
- l'individuazione dei livelli essenziali di tutte le prestazione (scolastiche, sociali e sanitarie) che sono volte alla piena realizzazione del diritto all'inclusione scolastica;
- l'individuazione degli indicatori idonei a valutare ed auto-valutare la qualità dell'inclusione scolastica, sia nelle singole classi che nelle scuole e, più in generale, all'interno dell'intero sistema scolastico, nell'ambito del "sistema di certificazione" (Decreto Legislativo n. 13 del 16 gennaio 2013 [link a sito esterno]).
Per maggiori informazioni si rimanda al comunicato - aggiornato - della FISH che abbiamo pubblicato.
(Nota: la proposta presente presso la Camera (Atti Camera n. 2444) riporta un testo risalente al 2013 successivamente rivisto dallo stesso Osservatorio. Per questo alleghiamo anche il testo inviato dalle Federazioni contenente gli ultimi aggiornamenti vedi proposta di legge).