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Entro dicembre 2015 l'approvazione del nuovo Piano Sociale Regionale

Pubblicato il 16/10/2015 - Letto 2574 volte
L'Assessore regionale alla Coesione Sociale e al Welfare, Luca Barberini, in una recente intervista ha affermato che entro l'anno la Giunta Regionale approverà il nuovo Piano Sociale Regionale. Notizia rilevante considerando che, ancora oggi, è in vigore il (secondo) Piano Sociale Regionale 2010-2012. L'Assessore ha anche ricordato che le parole d'ordine per l'azione politica e amministrativa della Regione, nei prossimi anni, saranno "partecipazione e confronto".

Lo scorso 10 ottobre, sul Giornale dell'Umbria, è stato pubblicato l'articolo «Piano Sociale, la parola d'ordine è "partecipazione"» che riporta le parole dell'Assessore regionale alla Coesione Sociale e al Welfare, Luca Barberini, il quale ha dichiarato che il nuovo Piano Sociale Regionale verrà approvato dalla Giunta entro la fine del 2015 e che la Regione Umbria potrà operare, per la prima volta, grazie a 55 milioni di Euro del Fondo Sociale Europeo (a disposizione per il periodo 2016-2020).

Il Piano Sociale Regionale attualmente in vigore è il "secondo" (approvato con la Delibera del Consiglio Regionale n. 368 del 19 gennaio 2010), il quale avrebbe dovuto avere una durata triennale (il "primo" testo era del 2000).

Nel corso degli ultimi anni, proprio in vista della stesura del nuovo Piano Sociale Regionale - il "terzo" dunque -, la Regione Umbria ha favorito il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini e delle cittadine, delle Associazioni (tra cui anche la FISH Umbria ONLUS), delle varie organizzazioni sindacali e dei Comuni della Regione per l'individuazione dei contenuti della nuova programmazione triennale (come avevamo riportato in questa nostra news del settembre 2013).

Dunque, la notizia dell'adozione di un nuovo Piano Sociale Regionale non può che essere appresa in modo positivo, considerando che le caratteristiche del tessuto sociale ed economico della regione (nonché, di quello culturale) hanno subito dei cambiamenti - anche significativi - nel corso di questi anni.

L'Assessore Barberini, come apprendiamo dall'articolo, ha dichiarato che «partecipazione e confronto saranno gli elementi che più caratterizzeranno l'azione politica e amministrativa della Regione nei prossimi anni che punterà ad un significativo coinvolgimento delle forze vive della comunità, innalzando da una parte la qualità della nostra democrazia e dall'altra favorendo l'affermazione della centralità della persona attraverso una lettura attenta dei bisogni dei cittadini il più corrispondente possibile alla situazione reale. Tutto ciò, senza trascurare la verifica dell'efficacia delle strategie assunte. L'ampiezza e la strutturazione del percorso di partecipazione al Piano Sociale Regionale in via di definizione testimonia il valore attribuito dalla Regione alla progettazione condivisa e lo dimostra il fatto che nel nuovo strumento di programmazione è presente un capitolo dedicato all'integrazione del sistema».

Quello che ci si auspica è che il nuovo Piano Sociale Regionale, anche in considerazione dell'importante percorso intrapreso dalla Regione Umbria in tema di Vita Indipendente (con la partecipazione ai bandi ministeriali sulla «Vita Indipendente ed inclusione nella società delle persone con disabilità»), divenga lo strumento che vada a consolidare, a livello culturale e su scala regionale, l'affermazione del diritto alla Vita Indipendente delle persone con disabilità che vivono in Umbria e che, soprattutto, apra la strada verso la piena garanzia di tale diritto, così come previsto dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (e dalla Legge n. 18 del 3 marzo 2009 che ratifica la Convenzione nell'ordinamento italiano).

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