Il progetto "Vita spericolata: una casa per la vita indipendente" verrà presentato ufficialmente il 19 ottobre, alle 16,30 presso la sede della FISH Umbria via Giovanni XXIII, 25 (Centro per l'Autonomia Umbro)
Destinatari del progetto sono persone con disabilità motoria e/o sensoriale, residenti nel territorio dell'ASL 4 di Terni, che a prescindere dal proprio livello di autosufficienza presentino elevate potenzialità di autonomia e che vogliano sperimentare una vita autonoma.
"La casa" è un appartamento con tre posti letto, accessibile, situato in zona Sabbione e la "Vita Spericolata" sarà un'esperienza temporanea, in vista di una emancipazione della persona dalla famiglia, per arrivare a gestire in autonomia tutti gli aspetti della vita quotidiana, una tappa fondamentale di quella catena di interventi che compongono il processo di riabilitazione e inclusione sociale. Si tratta di un processo di empowerment attraverso il quale la persona acquisisce la consapevolezza dei propri limiti e delle risorse potenziali, impara a "leggere" i propri bisogni, impara a stabilire obiettivi in relazione ad essi, a formulare progetti mirati al raggiungimento di tali obiettivi, ed a prendere poi iniziativa per realizzarli, modificando la percezione dei propri diritti.
Un'equipe composta da medico fisiatra, assistente sociale, psicologo, terapista occupazionale, tecnico di progettazione e consulente alla pari valuterà con ogni partecipante le specifiche necessità e potenzialità nell'affrontare tale esperienza, valutazione che dovrà partire dalla conoscenza degli interventi già attivati per la persona, sarà pertanto necessario il raccordo con il Centro di Salute e con l'Unità di Valutazione Multidisciplinare dell'ASL.
Al termine dell'esperienza l'equipe valuterà, insieme alla persona e alla rete dei servizi, le modalità di rimodulazione dei livelli di assistenza finalizzata ai nuovi obbiettivi di vita indipendente, attraverso la "Vita Spericolata" si punta infatti migliorare le capacità di adattamento dell'individuo, modificando l'ambiente e riducendo la tensione assistenziale per raggiungere l'obbiettivo di un'assistenza più efficace e mirata rispetto alle esigenze individuali: dal diritto all'assistenza al diritto alla qualità della vita.