Il Ministero della Salute ha ribadito la compatibilità che esiste tra la patente di guida ed il certificato dell'indennità di accompagnamento, ricordando che questo non preclude il conseguimento o il rinnovo della patente di guida.
L'ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazione Andicappati Trasporti) aveva sollecitato il Ministero della Salute affinché questo si esprimesse per ribadire che il possesso della patente di guida è compatibile con il possesso dell'indennità di accompagnamento.
La Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, tramite il Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, ha così confermato la compatibilità tra patenti speciali ed indennità di accompagnamento, aggiungendo tra l'altro che la Commissione Medica Locale deve esprimere «un giudizio di idoneità o di inidoneità alla guida, non sulla base di una aprioristica esclusione alla visita dei soggetti beneficiari di una indennità di accompagnamento, ma sulla base di una valutazione medico legale fatta caso per caso, potrà esprimere un giudizio di idoneità o di inidoneità alla guida» come si legge nel documento ministeriale [file pdf]. Ciò che è importante - si legge nel documento del Ministero - «è la guida in condizioni di sicurezza per sé e per gli altri: se la patologia della persona richiedente la patente di guida, pur beneficiaria dell'indennità di accompagnamento, è tale da consentire la possibilità di una guida in condizioni di sicurezza per sé e per gli altri, la patente potrà essere concessa o rinnovata».
Roberto Romeo, Presidente dell'ANGLAT, ha dichiarato che «d'ora in poi debba essere finalmente chiaro, una volta per tutte, che godere di un'indennità di accompagnamento non preclude il conseguimento o il rinnovo della patente di guida», come riportato nell'articolo Ribadirlo sempre: patenti e indennità sono compatibili [link esterno] pubblicato su Superando.it.