Il 1° marzo scorso, la Giunta comunale di Palazzo Spada ha deliberato la concessione in uso delle strutture di Via Papa Benedetto III all'Associazione Vita Indipendente Umbria per l'attivazione del "Centro Umbro per la mobilità sicura e l'inclusione. Nucleo di servizi finalizzati alla realizzazione della Vita Indipendente per le persone con disabilità".
Con Delibera di Giunta comunale n. 50 del 1° marzo 2017, l'Amministrazione ternana ha concesso all'Associazione Vita Indipendente Umbria (AVI Umbria ONLUS) l'uso delle nuove strutture di Via Papa Benedetto III n. 48, denominate "Nucleo servizi Fiat Autonomy - Centro per l'Autonomia Umbro".
Questo atto, dopo più di un anno di incertezze, sancisce il potenziamento del Centro per l'Autonomia Umbro verso due focus fondamentali: il primo è il "Centro umbro per la mobilità sicura" e il secondo è rappresentato dal "Nucleo di servizi finalizzati alla realizzazione della Vita Indipendente per le persone con disabilità".
Il primo costituisce il naturale ampliamento del Centro di Mobilità Umbro e del progetto "Autonomy" di FIAT Auto che opera a Terni da oltre dieci anni, con una ricaduta non solo locale, ma anche regionale (è l'unico servizio del genere in tutta l'Umbria) e, talvolta, anche extra-regionale. Il nuovo "Centro umbro per la mobilità sicura" sarà una struttura che svolgerà un'importante funzione sociale: sarà finalizzato all'educazione e alla formazione alla mobilità inclusiva, sostenibile e sicura, avendo come obiettivo generale la promozione della salute, della mobilità sicura e dello stare-bene delle persone giovani e anziane, con e senza disabilità.
Il secondo focus costituisce l'esito del percorso portato avanti con la sperimentazione ministeriale sulla Vita Indipendente (si legga qui), ma anche, e soprattutto, da tredici anni di attività nella realizzazione di progetti per l'autonomia delle persone con disabilità. Sarà quindi un luogo dove troveranno nuovamente posto:
- il Servizio di Contact Center (che il Centro per l'Autonomia Umbro porta avanti da anni): punto di contatto multi-canale attraverso il quale le persone con disabilità, le loro famiglie, operatori e operatrici del settore hanno la possibilità di disporre di informazioni dettagliate sull'offerta dei servizi territoriali;
- il percorso di sostegno delle persone con disabilità alla realizzazione di un personale progetto di Vita Indipendente, attraverso il rafforzamento dell'empowerment della persona, della rete dei servizi e della comunità.
La Delibera n. 50/2017 prevede, inoltre, che, ad incrementare l'offerta del suddetto nucleo servizi, saranno portate avanti presso la sede di Via Papa Benedetto III alcune attività in capo alla USL Umbria n. 2, come l'attivazione di un Centro Ausili per le persone con disabilità. Già previsto da tempo da atti e delibere, il Centro Ausili sarà il riferimento per l'intera USL Umbria n. 2 e offrirà consulenza tecnica sull'identificazione, valutazione e prova di ausili e di soluzioni tecniche necessarie per l'adattamento dell'ambiente domestico, finalizzato alla promozione dell'autonomia delle persone con disabilità nell'ambito del proprio domicilio.
Rispetto all'assegnazione della nuova sede all'AVI Umbria ONLUS, l'assessora alle Politiche sociali del Comune di Terni, Francesca Malafoglia, durante l'audizione in Commissione consiliare del 2 marzo scorso, ha affermato che si tratta di «una risposta importante a servizi rilevanti per le persone con disabilità e a una associazione che da tempo è impegnata fattivamente sul fronte dell'autonomia e dell'inclusione delle persone con disabilità».
«Il diritto alla autonomia e alla mobilità delle persone con disabilità - ha proseguito Malafoglia - passa naturalmente anche attraverso la possibilità di disporre di spazi fisici, di apparati tecnologici, di servizi di supporto, tutti elementi che troveranno in Via Papa Benedetto la migliore collocazione possibile, sviluppando ulteriormente servizi ed esperienze già in atto e già presenti in quella zona. […] In questo ambito è emerso il bisogno di sperimentare e attivare nuovi servizi per la realizzazione della Vita indipendente, che ha visto Terni modello per tutta l'Umbria, con un ruolo non causale nelle linee guida regionale sulla vita autonoma».