Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta ieri 27 marzo presso l'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia è stato presentato un nuovo modello organizzativo per l'Unità Spinale Unipolare della struttura umbra. Quella di Perugia è una delle quattro unità spinali presenti in Italia, che si pone l'obiettivo di diventare un esempio di innovazione, anche grazie al sostegno della FAIP (Federazione Associazioni Italiane di Persone con Lesione al Midollo Spinale).
Il 27 marzo scorso , nel corso di un evento a Perugia (Edificio CREO, ore 12), l'Azienda Ospedaliera Santa Maria della Misericordia a presentato il Nuovo modello organizzativo dell'Unità Spinale Unipolare dell'Umbria, che prevede, come è stato dichiarato, «una serie di elementi di innovazione nell'àmbito dell'integrazione del personale», tenendo conto appunto del particolare percorso di cura delle persone , che necessitano di un approccio multispecialistico-multiprofessionale-multidimensionale, per garantire il loro diritto alla salute così come sancito dalla Convenzione ONU sui diritti delle Persone con disabilità.
«Monitoreremo certamente questa fase innovativa di sperimentazione dell'Unità Spinale Umbra - affermano dalla stessa FAIP - con l'obiettivo di arrivare anche qui ad una Legge Regionale, cosi come avvenuto in Lombardia».
All'incontro del 27 marzo hanno partecipato, Giuseppe De Filippis, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera di Perugia, Vincenzo Falabella, presidente della FAIP (di cui fa parte anche l'Associazione Vita Indipendente Umbria presente alla firma dell'accordo con il Presidente e con i propri associati) , Massimo D'Angelo, direttore della Sanità nella Regione Umbria, Paola Fioroni, vicepresidente dell'Assemblea Legislativa della Regione Umbria e presidente dell'Osservatorio Regionale sulla Disabilità.