"Durante Noi" - Lettera aperta alle istituzioni
Pubblicato il 20/05/2008 -
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La F.I.S.H. Umbria sostiene e fa proprie le sollecitazioni che vengono da due associazioni di familiari di persone con disabilità, Afad e Aladino, relative agli appartamenti in strada Cardeto, per giovani con disabilità, attraverso l'invio di una lettera aperta al Presidente Regione Umbria, all'Assessore Regionale Politiche Sociali, all'Assessore Regionale Sanità, al Sindaco di Terni e all'Assessore ai Servizi Sociali, all'Assessore all'Edilizia Pubblica, al Presidente della II Circoscrizione, al Direttore Generale e al Direttore del Distretto n. 1 della ASL 4 di Terni.
Testo della lettera: In riferimento agli articoli apparsi sulla stampa locale relativi agli appartamenti del Comune di Terni situati in strada Cardeto, la F.I.S.H. sostiene e fa proprie le sollecitazioni che vengono da due associazioni di familiari di persone con disabilità, Afad e Aladino. Sono passati molti anni da quando la prima giunta Ciaurro destinò quegli appartamenti alle persone con disabilità per permettere loro di vivere una vita dignitosa e autonoma anche al di fuori del proprio nucleo familiare e rispondere ad una esigenza fortemente sentita allora come ora. In questi anni troppo poco è stato fatto nonostante le ripetute richieste dei familiari e delle loro associazioni. Non esistono ancora gruppi appartamento, malgrado fosse previsto già nel primo Piano di Zona, dove poter inserire giovani con disabilità psichica per permettere loro un percorso di distacco, di crescita e di autonomia ("Durante Noi"). Le famiglie si sentono sempre più abbandonate a se stesse, costrette a rispondere ai problemi quotidiani dei loro figli, ad affrontare le emergenze continue potendo contare solo sulle proprie forze e soprattutto senza avere certezze per il futuro. Quattro appartamenti come quelli in questione rappresentano una soluzione ideale per creare delle piccole comunità che rispondano a queste esigenze poiché sono ubicati in un quartiere tranquillo, hanno un cortile, sono unità abitative distinte che, essendo così raccolte, permettono l'autonomia e al contempo anche una ottimale gestione delle risorse, a partire dalla condivisione del supporto offerto dagli operatori, con un significativo risparmio economico. Inoltre il progetto del Comune di destinare il piano interrato e il piano terra ad un centro sociale e culturale ci sembra ottimale per l'integrazione, lo scambio e l'inserimento tra i giovani con disabilità e i giovani del centro sociale. Le associazioni appartenenti alla F.I.S.H. ribadiscono che comunque, al di là dello specifico "caso" relativo agli appartamenti di strada Cardeto, non è più rinviabile l'esigenza di avere risposte complessive in grado di affrontare la questione complessa del "Durante Noi" e del "Dopo di Noi", aspettiamo pertanto una sollecita risposta, non solo da parte del Comune di Terni e della ASL n.4, ma anche della Regione dell'Umbria,. Le persone con disabilità e le famiglie da noi rappresentate non possono più aspettare, per tale ragione ci riserviamo di promuovere forme di protesta per manifestare i disagi e le sofferenze che queste sono costrette a sopportare.
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