La CAI ha proceduto alla riassunzione del personale necessario al funzionamento delle sue attività e, come avevano segnalato nei mesi scorsi alcune organizzazioni sindacali, non sono stati riassunti molti lavoratori con disabilità ed i lavoratori che fruivano dei permessi lavorativi ex Legge 104/1992.
Le vicende di Alitalia e del passaggio dei suoi ex dipendenti alla nuova Compagnia Aerea Italiana (CAI), hanno tenuto banco per mesi su tutti i giornali italiani ed europei. La ristrutturazione dell'azienda, una volta trovati i nuovi proprietari, prosegue, con minore attenzione da parte degli organi di stampa.
Lontano dai riflettori si stanno consumando delle profonde ingiustizie, si stanno violando palesemente norme di tutela che si ritenevano consolidate. La CAI ha proceduto alla riassunzione del personale necessario al funzionamento delle sue attività. Nei mesi scorsi era giunto, da alcune organizzazioni sindacali, il grido di allarme: non sarebbero stati assunti molti disabili, e i lavoratori che fruivano dei permessi lavorativi ex Legge 104/1992.
Ora giunge la nuova denuncia, circostanziata, di Alessandra Tibaldi, Assessore al Lavoro, Pari opportunità e Politiche giovanili della Regione Lazio: "In base alla normativa vigente - continua - all'interno delle 7924 persone assunte dalla società nella provincia di Roma vi dovrebbero essere 323 disabili, ossia il 7% dei 4613 dipendenti che formano la base di computo ai fini del collocamento obbligatorio, invece gli invalidi effettivamente assunti sono solo 45. Per questo motivo chiedo ai vertici aziendali di regolarizzare, con la massima urgenza, la situazione occupazionale del personale dipendente". Prosegue Tibaldi: "Le inadempienze della Cai in merito alle assunzioni dei disabili sono gravissime ed inaccettabili. Sicuramente non sono in linea con il profilo di un'azienda seria, che ambisce a ricoprire il ruolo di società di bandiera nazionale. La vecchia Alitalia, con cui esiste una continuità di fatto e sostanziale da parte della Cai, rispettava in pieno la normativa sulle assunzioni del personale disabile".
Al di là degli aspetti etici, la FISH richiama l'attenzione sulla patente violazione della Legge 68/1999 e chiede l'intervento delle autorità competenti. Ma si riserva anche di valutare eventuali azioni legali e di costituirsi parte civile in giudizio affianco ai lavoratori esclusi dall'assunzione o dalla riassunzione, in base anche alla Legge 67/2006 che reca misure antidiscriminatorie.
Ufficio Stampa Fish Onlus
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