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Il «Progetto Individuale» tarda a venire? Il TAR condanna il Comune per il «silenzioso inadempimento»

Pubblicato il 12/03/2010 - Letto 2771 volte
3 marzo 2010. In provincia di Catania una sentenza del TAR ristabilisce il diritto di una persona con disabilità a vedere, finalmente, attivato il proprio progetto individuale, come detta la Legge n. 328/2000 e le normative internazionali. Entro 30 giorni il Comune dovrà ovviare al «silenzioso inadempimento».

«Progetto individuale», arriva la sentenza di un TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) a definire quello che, finora, era rimasto - come spesso avviene - un diritto solo sulla carta.

Succede vicino a Catania, dove il TAR competente ha emesso una sentenza a favore di una persona con disabilità, per la mancata attivazione del «Progetto Individuale» previsto dall'articolo 14 della Legge n. 328/2000, e chiesto dalla persona al Comune di residenza.

Trascorso il tempo necessario e molto oltre, attivata pure una diffida legale, la persona con disabilità non aveva visto ancora nulla del percorso di attivazione del Progetto (presa in carico a 360 gradi per cominciare a formulare, sotto tutti gli aspetti della vita quotidiana, un progetto di vita indipendente sul fronte sanitario, terapeutico, riabilitativo, sociale).

Da qui il ricorso e la sentenza del TAR, sentenza che nel settore è la prima, e quindi il primissimo step in ambito giurisprudenziale che oggi costituirà un fondamentale precedente: il Comune e il distretto sociosanitario di residenza della persona dovranno provvedere, entro 30 giorni dalla notifica della sentenza, ad accogliere l'istanza della persona con disabilità. «Incuria e silenzio rigetto» sono le parole che si sono lette nella sentenza, così come «silenzioso inadempimento», a proposito della mancata attivazione del progetto individuale ex Legge n. 328/2000 (vedi approfondimento).

Un episodio, questo, che al di là dell'esito innovativo, testimonia ancora una volta sul territorio, commenta l'ANFFAS regionale «…la mancata concertazione tra gli Enti», e la «approssimazione con cui vengono redatti i Piani di Zona (non del tutto calibrati sui bisogni del singolo cittadino con disabilità e del suo progetto individualizzato)»; nonché, continua ANFFAS, «la situazione di "abbandono istituzionale" con cui si trovano i cittadini con disabilità, quotidianamente».

La sentenza-pilota, per ora, assesta un grosso punto a favore dell'effettiva applicazione delle leggi esistenti sulla carta: non solo la Legge n. 328/2000, ma pure la Legge n. 18/2009, che recepisce oggi  in Italia i princìpi della Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con Disabilità.
 


Approfondimenti

Leggi cos'è il Progetto Individuale nella scheda a cura del Centro EmpowerNet Umbro.


Normativa di riferimento

Leggi la Sentenza del TAR (leggi il file in PDF).

Legge n. 328 dell'8 novembre 2000, «Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali» (collegamento a sito esterno).

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