Tema della Giornata Mondiale della Salute di quest'anno - oggi 7 aprile - è, come ha annunciato il segretario Onu Ban Ki-Moon, la salute nelle aree urbane: fattore non solo di salute fisica in senso stretto, ma di opportunità o meno di vita, squilibri sociali, rischio di degrado sociale, squilibri nell'accesso ai servizi. Iniziative in 5 città italiane
È nelle grandi aree urbane che si concentrano oggi il grosso dello squilibrio sociale e anche molte delle patologie legate all'inquinamento e alla sedentarietà. Per questo motivo la "Giornata Mondiale della Salute" 2010, organizzata per questo 7 aprile a livello internazionale, s'intitola "Join the global movement to make cities healther" (trad. "Unisciti al movimento globale per rendere le città più salutari"). Uno slogan scelto appositamente all'OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, per sensibilizzare tutti gli Stati membri e l'intera comunità internazionale sull'attenzione da prestare alla qualità delle nostre città. In considerazione del fatto, appunto, che nelle grandi aree urbane il rapporto tra salute dell'ambiente e salute dell'individuo, si fa stringente; e che oggi nel mondo oltre 3 miliardi di persone vivono nelle grandi città (le stime per il 2030 parlano di una media di 6 persone su 10 residente, un rapporto destinato a salire nel 2050 a 7 persone su 10).
La salute delle città parte naturalmente dal clima e dall'inquinamento, ma ci sono altri step, dettati dall'OMS sin dal 1986, non meno importanti per la qualità della vita degli individui: una buona pianificazione urbana, il miglioramento dell'accessibilità degli spazi ad anziani e persone con disabilità, il recupero delle aree dismesse per arginare la cementificazione, una mobilità urbana integrata, aree verdi in proporzione alla concentrazione demografica.
L'obiettivo del 7 aprile "World Health Day 2010" è proprio coinvolgere le città in questo movimento virtuoso, con la campagna, lanciata da OMS, "1000 cities, 1000 lives". Dal 7 all'11 aprile, numerose città a livello internazionale apriranno i loro spazi pubblici contenendo il traffico su gomma, e consentendo così maggiore circolazione pedonale, attività sportive all'aperto e così via. Quasi 900 città nel mondo hanno aderito alla campagna "1000 cities, 1000 lives", in Italia sono cinque le città ‘virtuose': Udine, Treviso, Arezzo, Imola e Olevano Romano. A Imola ad esempio, traffico chiuso per tutta la giornata per vari eventi all'aria aperta e stand in piazza sulla salute e la prevenzione; a Udine il progetto "Pedibus" promuove l'accompagnamento mattutino a piedi per i bimbi di due scuole elementari, nonché passeggiate di gruppo con la guida di esperti per favorire la socializzazione che tanto manca nelle grandi città. A Olevano Romano l'11 aprile una corsa libera per le strade libererà i polmoni dei residenti dallo smog dei veicoli, e il 10-11 aprile sarà una due-giorni dedicata a passeggiate, escursioni e feste.
Obiettivo del World Health Day del prossimo anno, coinvolgere sempre più centri urbani, non solo i grandi ma i medio-piccoli, riuscendo così a raggiungere pure l'Umbria, la cosiddetta ‘regione verde' che pure conosce bene, e da tempo, l'emergenza delle ‘polveri sottili'.
Approfondimenti
WHO - World Health Organization - World health Day 2010 (Collegamento a sito esterno)