Il progetto per il Piano Regolatore del Welfare per il Comune di Terni approderà alla fase partecipativa il 30 giugno a Palazzo Spada. Alla base delle politiche socio-sanitarie è previsto, finalmente, il "Progetto Individuale".
Il cambiamento presupposto dal Piano Regolatore del Welfare - che verrà condiviso con la cittadinanza e le parti sociali in autunno- punta sul superamento dell'approccio assistenzialistico finora attuato, e la volontà da parte politica è orientata in tal senso.
Il Piano Regolatore del Welfare rappresenta un quadro politico di interventi che l'Amministrazione comunale intende garantire per il rispetto dei diritti dei cittadini, al fine di realizzare una comunità che produca sviluppo e che sia, al contempo, inclusiva.
La formulazione del Piano Regolatore del Welfare rappresenta il risultato di un costante e trasparente confronto con coloro che sono titolari dei diritti, di cui l'Amministrazione comunale si fa garante.
Una mappatura dei bisogni dei cittadini precederà il lavoro dei laboratori tematici, che nei prossimi mesi elaboreranno e approfondiranno idee e proposte, con l'obiettivo di rendere il nuovo regolamento operativo a partire dal 2011.
Il Piano Regolatore del Welfare prevede, nello specifico, cinque macro-aree di intervento: minori, politiche abitative, immigrazione, integrazione socio-sanitaria, città accessibile.
Per quanto riguarda il capitolo delle politiche socio-sanitarie, verrà posto alla base il "Progetto Individuale" (previsto dall'articolo 14 della Legge 328/2000), ossia una definizione organica degli interventi che la rete dei servizi - a livello assistenziale, riabilitativo, scolastico e lavorativo - deve garantire alle persone con disabilità per il raggiungimento del loro progetto di vita. In questo senso è prioritaria la collaborazione con la ASL (di cui diventa superfluo - a detta dell'Assessore - la ripresa delle deleghe date dal Comune) e la condivisione del nuovo approccio ai Progetti Individuali delle persone prese in carico.
Parlando di "città accessibile", l'Assessore sostiene che ci sia «la necessità di mettere a rete assessorati e direzioni sui temi che abbiano al centro la persona. Ogni politica pubblica, dall'urbanistica ai parcheggi, dalla mobilità ai tempi della città, ha un risvolto sociale e non si può più ragionare per compartimenti stagni».
Il Piano Regolatore del Welfare, dunque, ha lo scopo di mettere a sistema gli interventi che producono un impatto sociale sui cittadini, sulla base della condivisione di obiettivi e sulla base di un coordinamento delle azioni da intraprendere.
In questo senso, c'è continuità con il coordinamento delle attività delle direzioni comunali per fornire risposte più efficaci alle esigenze delle persone con disabilità che è stato previsto dallo stesso Assessore Bucari e ha avuto l'approvazione da parte della Giunta comunale lo scorso 23 dicembre.
Il coordinamento, infatti, è un organismo interdirezionale, affidato al Direttore Generale del Comune di Terni, con il compito di individuare, già nelle attività di programmazione delle singole direzioni, le risposte più appropriate per quanto riguarda l'accesso ai servizi, l'abbattimento delle barriere architettoniche, la realizzazione di apposite strutture. In questa attività di programmazione, è previsto che il Comune di Terni abbia il supporto del Centro per l'Autonomia Umbro.