La Manovra che il Parlamento sta per approvare è la peggiore aggressione, nella storia repubblicana, alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Contiene disposizioni discriminanti, lesive dei diritti fondamentali della nostra Costituzione.
Dopo aver dato la falsa speranza di rivedere le percentuali per l'assegno mensile di assistenza, è stato, invece, costruito un sistema che crea solo disparità per patologie e discriminazioni tra i cittadini.
Ma la vera "bomba" riguarda, invece, il taglio alle indennità di accompagnamento e alla spesa per i servizi.
TAGLIO ALL'INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO: persone con disabilità che riescono a guidare con adattamenti, persone con disabilità che lavorano, persone con disabilità che riescono a compiere attività elementari della vita (vestirsi, mangiare, lavarsi) ma magari non sanno dove sono, chi sono, dove vanno (come persone con disabilità cognitiva lieve), persone che deambulano a fatica e tra mille difficoltà (amputati, poliomielitici) …
SONO QUESTE LE PERSONE CON DISABILITÀ CHE, CON L'EMENDAMENTO VOTATO IN COMMISSIONE BILANCIO AL SENATO, POTENDO «COMPIERE IL COMPLESSO DEGLI ATTI ELEMENTARI DELLA VITA» SI VEDRANNO TOGLIERE L'INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO.
Che significa all'atto pratico? Che oggi tutte queste persone perderanno solo nel primo anno 6.243,51 mila Euro; e nell'arco dei prossimi 10 anni si dovranno preoccupare di dover reperire ben più di 62mila Euro (più gli interessi) per far fronte a bisogni essenziali. Infatti, la prospettiva per il domani è resa ancor più grave a causa del taglio sempre più pesante che subirà il sistema di Welfare ad oggi di competenza delle Regioni e degli Enti locali
TAGLIO ALLE REGIONI: l'indennità di accompagnamento viene tagliata sulla base del fatto che le Regioni dovranno farsi carico degli attuali servizi e di quelli che dovrebbero compensare l'eliminazione dell'indennità di accompagnamento. Ma questo è una presa in giro, visto che, oltre al taglio delle indennità, il Governo sta smantellando il welfare, facendo drastici tagli che ricadranno sui sistemi socio-sanitari regionali.
Che significa all'atto pratico? Che oltre alla perdita delle entrate dovuta ai tagli all'indennità di accompagnamento, le persone con disabilità potrebbero essere costrette a veder cancellati servizi essenziali o a pagare quelli che le regioni (attraverso ASL e Comuni) non potranno più garantire.
PER L'UMBRIA È STATO CALCOLATO UN TAGLIO DI 240 MILIONI EURO.
Il movimento associativo nazionale e regionale scende in piazza a protestare e in forze alla manifestazione organizzata dalla FISH nazionale a Roma il 7 luglio prossimo per difendere i diritti delle persone con disabilità e le loro famiglie
Attraverso questa manifestazione la FISH Umbria ONLUS si propone di dimostrare al Governo come le azioni intraprese per il risanamento dei conti pubblici non possono non tenere conto dei diritti delle persone con disabilità, a partire dalla difesa di quelle ridottissime garanzie economiche, che al momento sono l'unico, anche se minimo, strumento per difendere la loro dignità.
OGGI TAGLIANO QUESTE RISORSE, MA SE NON FERMIAMO TALI SCELTE SCELLERATE, NÉ OGGI, NÉ DOMANDI VERRANNO SOSTITUITE DA SERVIZI ED INTERVENTI CHE RICONOSCANO LA NOSTRA DIGNITÀ ED I NOSTRI DIRITTI !
Il Direttivo Regionale
FISH Umbria ONLUS