Il 29 settembre è stata approvata dal Senato la legge che riconosce e definisce alcuni disturbi specifici di apprendimento (DSA) in ambito scolastico, quali dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia.
Ci sono voluti anni prima che il Parlamento approvasse il Disegno di legge sulle "Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico", a tutela delle persone con dislessia e altri disturbi di apprendimento.
Si parla di dislessia in caso di difficoltà significativa nell'apprendimento della lettura, in presenza di un livello cognitivo e di un'istruzione adeguati, e in assenza di problemi neurologici o sensoriali.
I bambini con dislessia faticano a leggere, impiegano molto più tempo dei loro compagni di classe a fare i compiti, e questo pregiudica pesantemente il loro rendimento scolastico. Spesso alla dislessia si accompagnano ulteriori disturbi specifici dell'apprendimento: disortografia, disgrafia e, a volte, lievi difficoltà nel linguaggio orale e nel calcolo.
Fino ad oggi gli approfondimenti diagnostici non venivano effettuati con tempestività, dal momento che spesso non si riconosceva il problema o lo si sottovalutava.
«C'è soddisfazione perché l'approvazione giunge dopo un lungo iter normativo che attesta l'esistenza ed estende la tutela legale per i circa 350.000 ragazzi, pari al 5% della popolazione in età scolare, che sono affetti da questi disturbi», ha affermato il presidente dell'AID (Associazione Italiana Dislessia).
Approfondimenti
Si riporta la Legge n. 170 dell'8 ottobre 2010, entrata in vigore il 2 novembre 2010.
Legge n. 170 dell'8 ottobre 2010, «Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico».