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Inserimento lavorativo delle persone con disabilità: due azioni parallele della Provincia e del Comune di Terni

Pubblicato il 11/02/2011 - Letto 2860 volte
L'8 febbraio sono stati firmati due accordi relativi all'inserimento lavorativo delle persone con disabilità. Si tratta di un accordo-quadro tra Provincia di Terni, associazioni datoriali, associazioni sindacali e associazioni di persone con disabilità, e di un atto d'indirizzo del consiglio comunale di Terni. Due azioni parallele che formalizzano un impegno concreto finalizzato al rispetto dei principi della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità nel campo del lavoro.

Accordo-quadro in Provincia. Amministrazione provinciale, associazioni dei datori di lavoro, organizzazioni sindacali e associazioni di persone con disabilità aderenti alla FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap) e alla FAND (Federazione Associazioni Nazionali Disabili), hanno sottoscritto l'accordo che formalizza il loro impegno. Ecco in particolare cosa si impegna a fare l'Amministrazione. Essa andrà a premiare le aziende che avvieranno al lavoro gli iscritti agli elenchi provinciali delle persone con disabilità e ad escludere da qualsiasi incentivo le aziende private inadempienti agli obblighi di legge in materia di invalidi e disabili. Agevolerà l'adempimento agli obblighi della legge 68 delle aziende private che necessitano di profili particolari, attraverso convenzioni e percorsi formativi individualizzati finanziati, volti a favorire l'inserimento della persona con disabilità. Rafforzerà l'azione di accompagnamento in azienda delle persone con disabilità con particolari problematiche, per aumentare la percentuale di successo degli inserimenti; tutelerà le assunzioni tramite procedure definite di concerto con la Direzione Provinciale del Lavoro; metterà a disposizione di utenti con disabilità strumenti e risorse per creare opportunità occupazionali, come borse di osservazione, work expierence, ecc.

Da parte loro, le associazioni delle persone con disabilità:
• promuoveranno attività per la trasparenza, l'appropriatezza e l'efficacia delle azioni attivate dal Collocamento mirato;
• proporranno e supporteranno, nelle sedi competenti, proposte di modifica della legge relativa al collocamento mirato, dei regolamenti e degli strumenti adottati;
• parteciperanno alla costituzione e al coordinamento di un osservatorio permanente per monitorare costantemente l'applicazione della legge 68/99 sul territori. I dati e le informazioni rilevate, come ad esempio prospetti informativi sulle quote di riserva delle aziende, saranno consultabili anche in spazi specifici dei siti delle associazioni di riferimento. Tale osservatorio, in collaborazione e a supporto dell'attività svolta dal Servizio Collocamento Mirato Disabili, promuoverà azioni per portare all'attenzione delle istituzioni i fattori di criticità che ostacolano l'efficace funzionamento dei meccanismi previsti dalla Legge 68/99, dandone anche visibilità attraverso i canali di informazione.
• promuoveranno, attraverso incontri e seminari, unitamente al Servizio Collocamento Mirato Disabili, gli strumenti e gli incentivi formativi disponibili per superare, anche attraverso lo strumento della convenzione, le rigidità sistemiche nei confronti dei privati in obbligo.

Atto d'indirizzo del consiglio comunale. In particolare, si legge nell'atto d'indirizzo, il consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta "ad inserire nei capitolati delle gare d'appalto la clausola sociale prevista dall'articolo 33 della legge regionale 26 del 2009 al fine di favorire l'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, anche al di là dell'obbligo previsto dalla legge 68/99". Si chiede di utilizzare "le cooperative sociali di tipo B nella realizzazione del 5% dei servizi complessivamente  esternalizzati"; di inserire "nei capitolati delle gare d'appalto e nelle condizioni di esecuzione dei lavori, una richiesta tassativa di adozione da parte delle imprese e delle cooperative coinvolte di procedure per la selezione del personale disabile imparziali, trasparenti e realmente aperte a tutti, prevedendo eventualmente il coinvolgimento del Centro per l'Impiego della Provincia". Infine è stata avanzata la proposta di "attivare un protocollo d'intesa tra il Comune e il Centro per l'Impiego della Provincia". 


Approfondimenti

Leggi l'"Accordo-quadro tra Amministrazione provinciale di Terni e associazioni datoriali, associazioni sindacali, associazioni persone con disabilità" in formato pdf.


 

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