L'Associazione sportiva dilettantistica "Tuttingioco Libertas", nata a Terni nel 2009, realizza attività multidisciplinari di carattere sportivo e ludico, finalizzate all'inclusione di ragazzi con disabilità prevalentemente di carattere intellettivo, con età compresa tra gli 11 e i 16 anni. Il suo obiettivo principale è che essi, divertendosi, possano vivere un percorso di crescita personale supportati da coloro che operano a diverso titolo in ambito sportivo e socio-educativo.
L'idea da cui è nata l'associazione è molto semplice, sostiene il vice-presidente Fabio Casali: «Sul territorio non esistevano proposte di integrazione per ragazzi con disabilità intellettiva e non, che potessero coinvolgerli tutti». Si è visto, poi, che c'erano persone con specifiche professionalità che si sarebbero potute dedicare al progetto, e quindi si è partiti.
I ragazzi vengono distinti tra "atleti" e "partner", e il rapporto è 1:1; ogni atleta con disabilità ha un partner coetaneo senza disabilità con cui compete nella stessa squadra e con cui, durante gli incontri, instaura un legame di amicizia e condivisione.
Non c'è distinzione di genere, nazionalità, cultura o religione. Ad oggi, partecipa un totale di 14/16 ragazzi.
L'obiettivo principale è il divertimento di tutti; per questo, durante l'anno, si variano molto le attività: dalle esperienze ludiche ai giochi di squadra, come pallacanestro, rugby, hockey sul pavimento (floor hockey); dal bowling, fino allo sci di fondo praticato durante l'inverno.
Un'altra caratteristica è la collaborazione con altre realtà associative del territorio ternano, con i gruppi scout, con l'associazione "Libertas", e la volontà di fare rete con altri soggetti come la FISH Umbria ONLUS, il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), ecc.
Special Olympics. È un programma internazionale di allenamento sportivo e competizioni atletiche - cui "Tuttingioco" aderisce - che coinvolge più di 3.000.000 di persone, ragazzi ed adulti, con disabilità intellettiva in tutto il mondo (sono 180 i paesi che adottano questo programma).
Nelle gare Special Olympics non si premiano gli atleti che vincono ma quelli che da anni partecipano con impegno e dimostrano una crescita verso l'autonomia: lo sport è un mezzo attraverso cui la persona con disabilità intellettiva conquista la propria autonomia (la famiglia, per esempio, durante le competizioni nazionali e internazionali non accompagna l'atleta). I programmi prevedono che si gareggi per "Sport Unificati", ossia partecipino atleti con disabilità assieme ad atleti partner senza disabilità.
Il giuramento dell'atleta Special Olympics è: Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze.
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