Le associazioni che rappresentano le persone con disabilità all'erta per la legge delega di riforma fiscale e assistenziale
Pubblicato il 21/10/2011 -
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La FISH, Federazione Italiana Superamento Handicap, continua a tenere alta l'attenzione sulle mosse del Governo sulla legge delega di riforma fiscale e assistenziale, e mette in campo le proprie forze per tutelare i diritti delle persone con disabilità. Ecco gli appuntamenti di questo periodo.
Le associazioni che rappresentano e tutelano i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, sono chiamate a prepararsi ad affrontare i colpi di coda di questo governo: un governo che pensa di affrontare la crisi con provvedimenti che minacciano effetti ancor più devastanti sulla vita delle persone con disabilità. Ecco come si sta muovendo e si muoverà a livello nazionale la Federazione e cosa stanno facendo altri soggetti che rappresentano i cittadini: - il 18 ottobre la FISH ha presentato un documento alla Commissione Affari Sociali e alla Commissione Finanza della Camera, in cui vengono evidenziate le ricadute negative sulle famiglie italiane, sulle persone con disabilità e sui diritti soggettivi.
- oggi (21 ottobre) anche il Forum del Terzo Settore ha presentato un proprio documento alle associazioni aderenti prima di portarlo in audizione, per la stesura del quale ha contribuito lo stretto collaboratore della FISH, Cristiano Gori
- l'8 novembre la Cgil organizza un evento con i parlamentari, cui saranno invitati la FISH e la FAND (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) e, soprattutto, saranno invitati i parlamentari della Commissione Affari Sociali e delle Finanze.
- Parallelamente la Campagna "I Diritti alzano la voce" sta elaborando un proprio documento insieme a Sbilanciamoci.org al fine di identificare capitoli del bilancio da cui prendere le risorse per coprire i 20 miliardi di tagli. Il 3 novembre il documento sarà presentato alla stampa.
I rappresentati delle associazioni a livello locale sono chiamati a seguire i vari passaggi, per essere interlocutori consapevoli di ciò che sta accadendo a livello nazionale nei vari tavoli territoriali. Lo stato di mobilitazione va mantenuto, ed anzi rafforzato.
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