Si è tenuto a Terni il primo dei tre incontri che si svolgeranno in Umbria nell'ambito del progetto "Bilanci per i diritti" promosso dalla FISH Nazionale.
Dagli effetti della crisi ai vari tagli che stanno prosciugando i capitoli di bilancio inerenti il sociale. Le conseguenze sulla vita delle persone con disabilità e la necessità, da parte delle associazioni, di acquisire maggior protagonismo.
Queste le principali questioni affrontate nel seminario che si è tenuto giovedì 8 marzo presso la sede della FISH Umbria e che ha visto partecipare Pietro Barbieri, Presidente della FISH Nazionale, Luisa Meacci Presidente della FISH Umbria, Stefano Bucari, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Terni e rappresentante dell'ANCI Umbria, e Daniela Argenti, Coordinatrice dei Servizi Sociali del Comune di Terni.
Assenti, invece, Wladimiro Boccali, Presidente dell'ANCI Umbria e Sindaco di Perugia, e Raffaele Goretti, Vicepresidente della FISH Umbria, trattenuti da sopraggiunti impegni istituzionali.
Nel corso del seminario, moderato da Andrea Tonucci - Vicepresidente FISH Umbria - sono intervenuti anche Valeria Cerasoli, Presidente del CeSVol di Terni e Carlo Biccini, Portavoce del Forum del Terzo Settore Umbro.
Diversi gli aspetti emersi durante l'incontro e che hanno tenuto vivo il dibattito. Ma andiamo con ordine.
Dopo un quadro fornito dal Presidente della FISH Nazionale sull'entità dei tagli ad opera del Governo centrale e sulle possibile conseguenze in termini di tagli ai servizi, si è passati ad approfondire la necessità di far assumere una maggiore responsabilità nei processi decisionali alle associazioni; posizione che è stata condivisa particolarmente da Bucari, anche in qualità di rappresentante dell'ANCI Umbria.
A questo proposito, l'esperienza di Terni avviata dal 2005 con il metodo Agenda 22 è stata indicata da più parti, in primis dall'Assessore Bucari, come modello da prendere a riferimento. Il metodo Agenda 22, ha dichiarato Bucari, è frutto di una precisa scelta dell'Amministrazione Comunale che individua i relativi tavoli specifici come unico momento di elaborazione delle proposte per un Piano sulle Politiche per la Disabilità.
Se però, da un lato, è fondamentale questo lavoro sulle e da parte delle associazioni, dall'altro occorre, come ha ribadito più volte Barbieri, procedere con un'operazione da parte delle istituzioni locali che favorisca la conoscenza, e quindi la trasparenza, del quadro e dei dati di riferimento; è, quindi, doveroso parlare di duplici responsabilità: una in capo al movimento associativo, l'altra in capo ai decisori politici e ai funzionari tecnici delle Amministrazioni.
Sempre in riferimento al valore aggiunto che possono apportare le associazioni nei vari processi, Valeria Cerasoli, Presidente del CeSVol di Terni, ha parlato dell'opportunità/necessità di valorizzare le risorse comunitarie a partire da quella rappresentata dalla rete associativa; per far questo, il Bilancio Sociale rappresenta sicuramente uno strumento valido a far acquisire consapevolezza del proprio ruolo alle associazioni. E il CeSVol è, infatti, impegnato nel far circolare conoscenze e nell'accrescere competenze all'interno delle diverse realtà associative, attraverso, anche, l'esperienza del Centro EmpowerNet Umbro che rappresenta una buona prassi frutto della collaborazione, da tempo avviata, tra il CeSVol di Terni e la FISH Umbria.
Nel corso del seminario si è, inoltre, parlato del Progetto Individuale e della necessità di riconoscere in capo alla persona con disabilità una responsabilità ed un ruolo centrale nella definizione degli obiettivi e degli interventi.
Responsabilità individuale che, come ha affermato Biccini, deve essere affiancata ad un sistema di valutazione, inteso come parte integrante sia della presa in carico che come azione di audit civico nella qualificazione del sistema dei servizi.