Pubblichiamo i materiali e le sintesi degli interventi del convegno «La presa in carico globale. Innovare nel segno della giustizia sociale e dell'appropriatezza degli interventi», organizzata dalla FISH Umbria ONLUS (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e tenutasi a Pila (Perugia) lo scorso 4 luglio 2012.
Il Convegno della FISH Umbria ONLUS «Presa in carico globale. Innovare nel segno della giustizia sociale e dell'appropriatezza degli interventi» (leggi qui la presentazione del convegno) è iniziato all'insegna della consapevolezza - seppur tardiva - da parte della Politica e delle Istituzioni della gravità della situazione del welfare italiano.
La Politica, in quella sede, era rappresentata dall'Assessore regionale alle Politiche sociali Carla Casciari e dal Sindaco di Marsciano Alfio Todini, in rappresentanza di Wladimiro Boccali, Presidente dell'ANCI Umbria (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che non ha potuto partecipare.
Le Istituzioni erano rappresentate, nella parte iniziale, da Emilio Duca, Direzione regionale Salute, coesione sociale e società della conoscenza della Regione Umbria, e poi, nella Tavola Rotonda, dal Direttore Generale della ASL n. 4 di Terni Vincenzo Panella, dalla Dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Perugia Carla Trampini e dal Responsabile del Servizio di Orientamento e Mediazione del Centro per l'Impiego di Terni Vania Mangialardo.
Il tono - come si diceva - è stato quello di chi si rende conto che più si va avanti senza alcun cambiamento e più la stessa idea di welfare viene messa in discussione. E se anche l'Assessore regionale ha cercato di rassicurare la platea rispetto ai fondi ancora persistenti per la non autosufficienza e la disabilità (grazie ad alcuni finanziamenti FAS (Fondi Aree Sottoutilizzate), l'approccio dei tagli lineari e di un sistema che tutela i diritti sono quando ci sono le risorse, non fa ben sperare.
Ad impensierire ancora le istituzioni, poi, ci si mettono le «false evidenze» che Vincenzo Panella - in sede di Tavola rotonda - ha portato all'attenzione della platea. Esse vanno da un'acritica generalizzazione sui presunti problemi dell'aziendalizzazione, alla mancanza di una capacità di misurare la bontà delle risorse spese, passando per una critica ad un'esternalizzazione indiscussa dei servizi, fino a dare una stoccata a quelle piccole organizzazioni che intendono rivendicare il proprio "orticello" - definite "micro-cosine" - anziché elaborare proposte concrete e costruttive.
Ma, dal momento che la FISH Umbria ONLUS ha inteso questo convegno come momento propositivo - dopo la protesta dello scorso 19 giugno davanti al Palazzo del Consiglio Regionale (leggi qui la news) -, ecco che i tre interventi principali - Francesco Marcellino (Avvocato e coordinatore del Centro Studi e Formazione ANFFAS ONLUS), Lucilla Frattura (Capo Centro Collaboratore OMS Famiglia Classificazioni Internazionali presso Direzione centrale salute integrazione sociosanitaria politiche sociali Regione Friuli Venezia Giulia) e Angelo Righetti (Responsabile di salute mentale della Conferenza Permanente Partenariato Euromediterraneo ed esperto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dell'ONU) - hanno costituito la «pars costruens» del convegno.
Se le Istituzioni, infatti, oltre ad evidenziare lo stato di fatto e a denunciare - in modo più o meno condiviso - le proteste che vengono loro inoltrate, si porranno nell'ottica di una presa in carico globale reale, riusciranno a garantire i diritti alle persone con disabilità, anziché rimpiangere periodi storici in cui «…le risorse c'erano e si potevano fare cose…». Il modello della presa in carico e del budget di salute dimostrano che non si tratta, sempre, di aumentare le risorse (che non ci sono), ma di migliorare, sempre, la loro allocazione.
In questa pagina si riportano le sintesi delle relazioni e altri documenti che i relatori hanno gentilmente messo a disposizione di tutti coloro che vogliono approfondire la tematica della presa in carico globale delle persone con disabilità.