Pubblichiamo la Petizione Popolare Nazionale promossa dalla Fondazione Promozione Sociale di Torino che ha lo scopo di garantire il diritto pienamente esigibile alle prestazioni socio-sanitarie semiresidenziali e residenziali ad oltre un milione di italiani. Infatti, grazie ad i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), oltre un milione di italiani hanno il pieno ed esigibile diritto alle prestazioni socio-sanitarie semiresidenziali e residenziali. Ma, nonostante le leggi vigenti, molto spesso alle persone di cui sopra non sono fornite le prestazioni dovute obbligatoriamente dal Servizio Sanitario Nazionale e dai Comuni con il pretesto, costituzionalmente illegittimo, della carenza delle risorse economiche pubbliche. La Petizione Popolare ha lo scopo di sollecitare il Parlamento ad assumere i provvedimenti occorrenti per mettere a disposizione delle Regioni, delle ASL e dei Comuni le risorse economiche indispensabili per l'attuazione dei LEA. La FISH Umbria ONLUS aderisce alla Petizione Popolare e mette a disposizione la propria sede per la raccolta delle firme.
Ecco il testo della Petizione:
«In base a LEA, oltre un milione di nostri concittadini (anziani colpiti da patologie croniche e da non autosufficienza, persone affette dal morbo di Alzheimer o da altre forme di demenza senile, malati psichiatrici gravi, soggetti con handicap intellettivo gravemente invalidante e con limitata o nulla autonomia, ecc.) hanno il diritto pienamente esigibile alle prestazioni socio-sanitarie semiresidenziali (centri diurni per dementi senili o per i succitati soggetti con handicap intellettivo o per i malati psichiatrici molto gravi) e residenziali (RSA, Residenze sanitarie assistenziali o strutture analoghe o comunità alloggio per le persone con handicap).
Tuttavia, in violazione alle leggi vigenti, molto spesso alle persone di cui sopra non sono fornite le prestazioni dovute obbligatoriamente dal Servizio Sanitario Nazionale e dai Comuni singoli o associati con il pretesto, costituzionalmente illegittimo, della carenza delle risorse economiche pubbliche, la cui ripartizione dovrebbe tener conto in primo luogo delle esigenze vitali delle persone non autosufficienti (e quindi anche non in grado di autodifendersi) come può capitare a ciascuno di noi anche da un momento all'altro. Ad esempio le persone non autosufficienti abitanti nella città di Torino in lista di attesa per le prestazioni domiciliari e residenziali sono ben 10.800.
La Petizione popolare nazionale ha altresì le seguenti finalità:
- informare la cittadinanza e le organizzazioni sociali e sindacali in merito alle esigenze fondamentali di vita delle persone non autosufficienti e ai diritti sanciti dai LEA;
- sollecitare le Regioni affinché definiscano le modalità di accesso ed i criteri gestionali degli interventi domiciliari, in modo che anche queste prestazioni siano pienamente esigibili come lo sono già, in base alle norme nazionali, quelle residenziali e semiresidenziali;
- diffondere le iniziative intraprese dai gruppi di base che hanno consentito a numerose persone con grave handicap intellettivo di frequentare centri diurni o di essere accolti presso strutture residenziali, nonostante gli iniziali rifiuti delle istituzioni tenute a provvedere;
- segnalare le concrete possibilità di opporsi con successo alle dimissioni di anziani cronici non autosufficienti, di dementi senili e di malati psichiatrici gravi da ospedali e da case di cura private convenzionate;
- fornire alle organizzazioni e alle persone interessate gli elementi necessari per contrastare gli arretramenti che potrebbero essere introdotti dal citato disegno di legge-delega al Governo per la riforma dell'assistenza».
Modalità di sottoscrizione della petizione
La Petizione può essere sottoscritta - solo per via cartacea - da qualsiasi cittadino elettore. È necessario scrivere in stampatello i dati relativi al cognome, al nome e all'indirizzo. Le firme devono essere leggibili. Non occorre alcuna autenticazione delle firme. È opportuno che siano utilizzati solo i fogli interi formato A3 (4 pagine) contenenti il testo della petizione, la nota giuridica, gli appunti per la raccolta delle firme e delle adesioni nonché lo spazio delle firme.
Presso il Centro per l'Autonomia Umbro (Via Giovanni XXIII, n. 25, Terni - TR), la FISH Umbria ONLUS ha messo a disposizione il materiale cartaceo dove poter firmare. Il Centro per l'Autonomia Umbro è aperto dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.30 alle 18.30, Tel. 0744 27.46.59.
Approfondimenti
Si consiglia di visitare il sito www.fondazionepromozionesociale.it (link a sito esterno).
«Petizione Popolare nazionale per l'attuazione dei LEA: la nostra controproposta al disegno di legge-delega del governo per la riforma del settore assistenziale» (editoriale tratto dalla rivista "Prospettive assistenziali", n. 175, luglio-settembre 2011).
A seguito della petizione, Mercoledì 11 luglio 2012, la Commissione Affari sociali della Camera ha approvato all'unanimità una risoluzione presentata dall'Onorevole Mimmo Lucà che «impegna il Governo ad assumere le iniziative necessarie per assicurare la corretta attuazione e la concreta esigibilità delle prestazioni sanitarie e delle cure socio-sanitarie, previste dai LEA, alle persone con handicap invalidanti, agli anziani malati cronici non autosufficienti, ai soggetti colpiti dal morbo di Alzheimer o da altre forme neurodegenerative di demenza senile e ai pazienti psichiatrici, assicurando loro l'erogazione delle prestazioni domiciliari, semiresidenziali e residenziali, ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001, concernente i livelli essenziali di assistenza» (leggi qui la risoluzione, file in PDF).