La Sala dei Notari del Palazzo dei Priori di Perugia, Giovedì 22 (9.00-16.30), accoglierà il convegno "La persona con disabilità, quale adultità? Dialogare con, non parlare per". Diventare adulti per le persone con disabilità può costituire una vera sfida. Dopo un intervento di carattere accademico e il racconto dell'esperienza di vita di una persona adulta con disabilità, il convegno dà la parola alle istituzioni, alle associazioni di persone con disabilità e a quelle del Forum del Terzo Settore per confrontarsi sul tema.
Il sottotitolo del convegno del 22 novembre 2012 - organizzato da Marinella Bulletti, Educatrice professionale presso il CSRE (Centro Socio-Riabilitativo Educativo) "Laboratorio San Costanzo" di Perugia - è «dialogare con, non parlare per»; un sottotitolo che si riallaccia concettualmente allo slogan del movimento associativo delle persone con disabilità: «nulla su di noi, senza di noi».
L'obiettivo del convegno, infatti, è quello di confrontarsi a vari livelli per capire se, quando una persona con disabilità diventa adulta, il contesto ambientale di riferimento "dialoghi" con lei (alla pari), oppure la annulli "parlando" al suo posto. E così, ancora una volta, ci si interroga se le istituzioni e la società civile nel suo complesso rispettino lo slogan del movimento, oppure considerino gli adulti con disabilità eterni bambini, incapaci di autodeterminare le proprie scelte.
La psicologia studia da tempo il tema dell'«adultità» (e non solo in riferimento alle persone con disabilità) e ha individuato alcuni elementi che caratterizzano le persone adulte:
- sentirsi a proprio agio in un corpo che ha assunto una forma stabile (piano fisico);
- trovare un giusto equilibrio tra una certa lentezza nell'assimilazione con maggior esigenza di comprensione e d'integrazione delle conoscenze teoriche e pratiche (piano intellettuale);
- avere la possibilità di essere responsabile della propria condotta, di controllare i propri impulsi e di agire in maniera autonoma e realistica (piano della personalità);
- prestare attenzione agli altri e mostrarsi capace di avere un rapporto amoroso completo, che associ tenerezza allo slancio fisico (piano dei sentimenti e delle emozioni);
- avere la possibilità di organizzare la propria vita in funzione di uno scopo e di continuare poi la strada intrapresa (piano professionale).
(Fonte: Gagey, Dauget, 1996 in Demetrio 1990).
Questi elementi, oggi, vengono considerati proprie anche delle persone adulte con disabilità?
Il convegno si interroga proprio su questo punto e per farlo, individua una serie di interlocutori provenienti da un mondo anche estremamente differente: professori universitari, operatori dei servizi alla persona, funzionari delle Istituzioni, associazioni e così via. Ma certamente è degno di nota che il convegno lasci la parola, tra gli interventi iniziali, ad una persona adulta con disabilità: Pierangelo Cenci del Centro EmpowerNet Umbro della FISH Umbria ONLUS (che in questo caso sarà rappresentata da Clelia Virzì dall'AIPD - Associazione Italiana Persone Down); in questa sede Cenci non parlerà a nome del Centro EmpowerNet, ma offrirà una testimonianza diretta di quali barriere e quali facilitatori possono costituire un ambiente ostile o positivo per diventare adulti.
Il convegno è organizzato dall'APS "Gianni Ballerio" Associazione di ispirazione Bahà'ì, dal Centro Servizi per il Volontariato di Perugia e dall'AIPD (Associazione Italiana Persone Down). Gode, inoltre, del patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Perugia, della Fondazione Perugiassisti 2019, dell'Università degli Studi di Perugia (corsi di laurea in Servizio Sociale e Facoltà di Scienze della Formazione), dell'Ufficio Scolastico Regionale, dell'Azienda USL n. 2 di Perugia, del Forum del Terzo Settore.
Scarica qui la locandina (file in PDF) e qui il programma (file in PDF).
