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Sono un'insegnante in distacco dalla mia classe per motivi di salute. Come fare per tornare a scuola?
Pubblicato il 23/12/2008 - Letto 9481 volte
Salve! Sono un'insegnante della scuola primaria, di ruolo dal 1992, e parecchi anni di pre-ruolo. Da quattro anni, sono distaccata dall'insegnamento, per motivi di salute, ed utilizzata sui laboratori di informatica del mio circolo didattico. Ogni anno vengo sottoposta alla visita della Commissione Medica di Verifica che ha sempre autorizzato il mio distacco con la dicitura «temporaneamente non idonea alle mansioni di insegnamento con rivedibilità entro un anno dalla data del verbale». Premetto che tale distacco è motivato da una serie di patologie, correlate tra loro (sindrome metabolica con ipersulinismo e glicemia alta, depressione maggiore di livello medio grave, obesità, ipertensione arteriosa). Da non ultimo è subentrata la sindrome delle apnee notturne e dopo un ricovero ospedaliero, ora utilizzo ogni notte ossigeno e CPAP. Questo mi ha portato a fare richiesta di invalidità e sono attualmente in attesa di essere chiamata dalla commissione invalidi civili. Sono arrivata alla richiesta di distacco dalla classe in quanto le numerose assenze legate a quanto sopra pregiudicavano il buon andamento e gli obiettivi del programma scolastico. Ora, alla luce della riforma Gelmini, vorrei gentilmente conoscere quali potrebbero essere i risvolti della mia situazione. Tengo anche a precisare che vorrei tanto rientrare ad insegnare, ma questo mio desiderio viene a «cozzare» con le intenzioni del mio dirigente scolastico, che pur riconoscendomi come valida insegnante sul piano professionale, ormai mi ha addossato il target della «assenteista» e che giustamente non desidera avere ulteriori problemi con i genitori. Addirittura mi è stato consigliato di fare richiesta della legge 335!!! Comprendo benissimo le ansie del D. S. ma io devo scrollarmi di dosso questo target e lo posso fare solo sul campo, dimostrando la mia assidua presenza. Non so cosa mi riserverà il prossimo futuro. Attualmente la situazione sanitaria è sotto controllo, da parte mia c'è tutta l'intenzione a ritornare ad insegnare. Dato che sarò io a dover chiedere un'eventuale proroga del distacco, cosa che non intendo fare, mi potete dire come devo comportarmi? Non è una situazione facile, lo capisco. Ma non intendo smettere di lavorare a 51 anni, ho ancora parecchio da dare e da offrire al mondo della scuola. Sono inoltre separata con una figlia maggiorenne, studente universitaria, (a carico), con tutti i problemi economici che tale situazione comporta. Ma il mio futuro è così nebuloso? Grata per aver letto questa mia lettera fino in fondo, porgo cordiali saluti. MARIELLA, 51 anni
Risposta
Gentile Utente, in merito al quesito da Lei posto, il consiglio che possiamo darLe è quello di verificare con il Suo medico di fiducia le Sue reali condizioni di salute e, dal momento che Lei stessa scorge un miglioramento, la possibilità di richiedere la riduzione parziale della capacità lavorativa (che rientra nelle misure previste dalla Legge 335/1995): con la riduzione parziale (e non totale) potrà continuare a lavorare, ma con delle mansioni diverse o ridotte nel tempo. Questa è una valutazione che deve fare anche con il Suo Dirigente Scolastico, il quale, tra l'altro, deve addurre motivazioni specifiche e circostanziali qualora non possa più richiamarLa in servizio.
Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti, Servizio Contact Center del Centro per l'Autonomia Umbro
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