Mio padre nel 2006 è stato riconosciuto invalido civile al 100% a causa di un ictus. In seguito ha perso la vista, previa presentazione di richiesta è stato altresì il riconosciuto di cieco assoluto. Ora siccome nella prima domanda presentata all'INPS vi era stato inserito un certificato dell'oculista dove mio padre risultava ipovedente a causa di atrofia vascolare ottica. Pertanto, dopo il riconoscimento (nella seconda domanda) di cieco assoluto la prefettura ha voluto verificare se l'invalidità civile al 100% sussisteva lo stesso senza calcolare il visus e così è stato. Ieri mi è arrivata la comunicazione della prefettura in cui mi dice che a mio padre verrà tolta l'indennità di accompagnamento per l'invalidità civile e verrà erogata solo quella di cieco assoluto. Mi chiedo come mai? Visto che entrambe possono essere cumulate? Inoltre papà non arriva a 10.000,00 euro di reddito all'anno. Grazie anticipatamente per la risposta cordiali saluti.
giusy, 32 anni
Risposta
Gentile Utente,
in merito al quesito da Lei posto, purtroppo, desumere le intenzioni della Commissione Medica è difficile senza specifiche documentazioni.
Tuttavia, possiamo provare a dare una spiegazione dell'accaduto: l'ottenimento congiunto di entrambe le indennità è vincolato alla sussistenza dei requisiti previsti per l'indennità di accompagnamento per l'invalidità civile (ai sensi della Legge n. 18/1980), purché tali requisiti siano indipendenti dalla cecità civile. In altre parole, una persona, cui è stato riconosciuto il diritto all'indennità di accompagnamento per ciechi assoluti, per poter ottenere anche l'indennità di accompagnamento per invalidi civili deve dimostrare che, a prescindere dalla cecità, abbia un'invalidità civile totale e congiuntamente si trovi nell'impossibilità di deambulare in modo autonomo o si trovi nell'impossibilità di svolgere gli atti quotidiani della vita.
È molto probabile che il controllo che Lei menziona nella Sua e-mail sia avvenuto sulla presenza di questi requisiti e che la Commissione abbia accertato l'invalidità civile totale (100%) di Suo padre, ma non i requisiti per l'indennità di accompagnamento per invalidi civili. Questo potrebbe dipendere dal fatto che la difficoltà di Suo padre a deambulare o a compiere gli atti di vita sia dipendente dalla cecità e non da fattori non correlati ad essa.
In ogni caso, qualora Lei abbia modo di dimostrare l'indipendenza delle due cose, può procedere a ricorso secondo le modalità descritte nella scheda in Approfondimenti
Approfondimenti
Scheda Contact Center: Ricorso contro il verbale della Commissione Medica della ASL.
Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti,
Anna Vecchiarini e Pierangelo Cenci
(Assistenti Sociali del Centro per l'Autonomia Umbro)